CÉSAR VALLEJO
La collera che spezza l’uomo in bambini
La collera che spezza l’uomo in bambini,
che spezza il bambino in uccelli eguali
e l’uccello, poi, in piccole uova;
la collera del povero
ha un olio contro due aceti.
La collera che l’albero spezza in foglie,
la foglia in germogli diseguali,
e il germoglio, in fessure telescopiche;
la collera del povero
ha due fiumi contro molti mari.
La collera che spezza il bene in dubbi,
il dubbio, in tre archi somiglianti,
e l’arco, quindi, in impreviste tombe;
la collera del povero
ha un acciaio contro due pugnali.
La collera che spezza l’anima in corpi,
il corpo, in organi dissomiglianti,
l’organo, in ottavi pensamenti;
la collera del povero
ha un fuoco in centro contro due crateri.
Ottobre 1937
*Traduzione 2018: © Fabrizio Pinna – Diritti riservati.
Ripresa da César Vallejo, Il vincitore — Paco Yunque, Pieffe Edizioni 2018 [a cura di Fabrizio Pinna; ebook Collana MiniMix n. 9; ISBN 978-88-99508-20-3]. È tra le poesie sparse lasciate inedite dall’autore; secondo una testimonianza della moglie, Georgette Marie Philippart Travers (1908-1984), César Vallejo (1892-1938) avrebbe voluto unire questa poesia a Paco Yunque, un racconto scritto nel 1931 ma anch’esso pubblicato solo postumo.
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La cólera que quiebra al hombre en niños
La cólera que quiebra al hombre en niños,
que quiebra al niño en pájaros iguales
y al pájaro, después, en huevecillos;
la cólera del pobre
tiene un aceite contra dos vinagres.
La cólera que al árbol quiebra en hojas,
a la hoja en botones desiguales
y al botón, en ranuras telescópicas;
la cólera del pobre
tiene dos ríos contra muchos mares.
La cólera que quiebra al bien en dudas,
a la duda, en tres arcos semejantes
y al arco, luego, en tumbas imprevistas;
la cólera del pobre
tiene un acero contra dos puñales.
La cólera que quiebra al alma en cuerpos,
al cuerpo en órganos desemejantes
y al órgano, en octavos pensamientos;
la cólera del pobre
tiene un fuego central contra dos cráteres.
Octubre 1937