Felisberto Hernández: Falsa spiegazione dei miei racconti

FELISBERTO HERNÁNDEZ — Obbligato o tradito da me stesso a dire come faccio i miei racconti, ricorrerò a spiegazioni a loro esteriori. Non sono completamente naturali, nel senso del non intervenire della coscienza. Questo mi sarebbe antipatico. Non sono dominati da una teoria della coscienza. Questo mi sarebbe estremamente antipatico. Preferirei dire che questo intervento è misterioso.

I miei racconti non hanno struttura logica. Nonostante la vigilanza costante e rigorosa della coscienza, anche questa mi è sconosciuta. In un dato momento penso che in un angolo di me nascerà una pianta. La inizio a spiare credendo che in questo angolo si sia prodotto qualcosa di insolito, che però potrà avere un avvenire artistico. Sarei felice se questa idea non fallisse del tutto. Tuttavia, devo aspettare un tempo ignoto: non so come far germogliare la pianta, né come favorire né curare la sua crescita: solamente presento o desidero che abbia foglie di poesia; o qualcosa che si trasformi in poesia se la guardano certi occhi. Devo curarmi che non occupi molto spazio, che non pretenda di essere bella o intensa, ma che sia la pianta che lei stessa è destinata ad essere, e aiutarla affinché lo sia. Allo stesso tempo essa crescerà insieme a un contemplatore al quale non farà molto caso se egli vorrà suggerirle troppe intenzioni o grandezze. Se è una pianta padrona di sé avrà una poesia naturale, a lei stessa sconosciuta. Deve essere come una persona che vivrà non sa quanto, con sue proprie necessità, con un discreto orgoglio, un poco goffo e che sembri improvvisato. Anche lei non conoscerà le sue stesse leggi, sebbene nel profondo le abbia e la coscienza non le raggiunga. Non saprà il grado né i modo in cui la coscienza interverrà, però in ultima istanza imporrà la sua volontà. E insegnerà alla coscienza a essere disinteressata.

Il più certo di tutto è che io non so come faccio i miei racconti, perché ognuno di loro ha una sua vita estranea e propria. Però so anche che vivono combattendo con la coscienza per evitare gli stranieri che essa le raccomanda((Felisberto Hernández (1902-1964), Explicación falsa de mis cuentos; lo scritto fu pubblicato per la prima volta in Entregas de La Licorne (Montevideo, nn. 5/6, settembre 1955, p. 97), rivista internazionale fondata e diretta da Susana Soca (1906-1959). Il testo in spagnolo lo si può leggere in “Short Stories – L’arte del Racconto”; una versione italiana è in Felisberto Hernández, L’avvelenata, (traduzione e cura: Fabrizio Pinna), Pieffe Edizioni 2018 [ebook n. 10 della Collana MiniMix; ISBN 978-88-99508-21-0]))

**Traduzione 2017/2018: © Fabrizio Pinna – Diritti riservati.